Questo libro esiste perché le certezze non esistono. Ogni vita, ad un certo momento, sembra aver raggiunto la sua forma definitiva. Ma se poi arriva un colpo violento e improvviso, e tutti i pezzi vengono buttati per aria? A volte si soccombe, a volte invece si ha una rivelazione: non esiste una forma definitiva della propria vita. E dopo che il puzzle è stato buttato per aria, soprattutto se hai accanto qualcuno che ti aiuta a rimetterlo insieme, magari uscirà un’altra forma. Ma sarà migliore della prima.
La raccolta di poesie nasce dalla necessità di prendersi una pausa dalla quotidianità frenetica, dal bisogno di un momento per se stessi. Vuole essere un’occasione di un percorso, attraverso i suoi versi e illustrazioni, per guardarsi dentro e ritrovare la primavera che è in ognuno di noi. Un viaggio a bordo di un treno che porta nella propria interiorità alla scoperta dell’amore per gli altri e per se stessi, delle proprie paure, emozioni e sensazioni.
…esiste ancora chi si interroga sul senso e sul ritmo, chi si mette in cerca di una parola che sia in grado di fare luce. Francesco Catalano ha scelto di porsi queste domande attraverso la poesia, ricercando, nel ritmo di un verso piano e narrativo, una tensione descrittiva e insieme moderatamente lirica, capace di restituire un piccolo affresco di una quotidianità disincantata e proiettata verso il confronto con l’altro e con l’altrove…
Tratto dalla prefazione di Federico Carrera
I “Tentativi di vita” di Carrera sono perlopiù tentativi di comprensione di sé e dell’amore, sostanzialmente tra le poche cose che debbano importare non solo a un giovane poeta, ma in generale a un giovane uomo. L’argomento amoroso e quello introspettivo si inseguono attraverso i componimenti della raccolta e si intrecciano continuamente, producendo, nel loro collidere e allontanarsi, un pensiero sulla vita che si fa scrittura, a tratti esuberante nella quantità e in cerca di formule memorabili per un sentire che si colloca fuori dal tempo, in uno spazio nobile ed esclusivo. Se c’è qualcosa che manca, infatti, in questi “Tentativi di vita”, è il fuori da sé, l’incontro-scontro con il mondo esterno. La realtà sociale e il tempo presente sono quasi assenti, a volte rumore di fondo, a volte neppure quello: forse, nel verbalizzarsi di un sentire memorabile, è dato per scontato lo scontento per il tempo dato da vivere…
Tratto dalla prefazione di Marco Bini.
Nuova raccolta di poesie della poetessa Domenica Blanda.
“Cammino sulle mie impronte, quelle che mi riportano sempre a me e solo a me, magari per vedere le stesse cose da altri punti di vista, magari solo per darmi ascolto.”
Un altro libro di poesie?
Ce n’era bisogno?
Non ce n’era bisogno se i bisogni sono cose più urgenti di poesie. Ma la poesia, la mia, è urgente quando vuole uscire: arriva, ti manda un messaggio, una parola, un’emozione. La sensazione diventa parola, strofe, poesia.
Cammino sulle “mie impronte”, quelle che mi riportano sempre a me e solo a me, magari per vedere le stesse cose da altri punti di vista, magari solo per darmi ascolto.
Perché la poesia, senza pretese alcuna, ha un suo valore, una sua dignità. Ed è in questa forma che mi riconosco.
Domenica Blanda
Siamo numeri sparsi tra le vie di una città. Numeri con una dimensione interiore rappresentata da un universo, meraviglioso e complesso, contrassegnato da una regione oscura che non è mostrata a tutti. In questo nucleo interiore si cela la personalità di ogni numero, definita da una matassa ingarbugliata di fili con colori diversi: sentimenti, emozioni, legami, qualità, capacità ma anche limiti.
Ogni numero è unico, originale, irripetibile e, anche se ha una storia diversa, una cultura diversa, interagisce con tutti gli altri simili nell’equazione della vita.
Di là dall’individuarci in una specifica categoria numerica, il titolo “Nell’universo di un numero primo” denota esattamente tale consapevolezza.
Le poesie racchiuse in questa raccolta attraversano e raccontano, senza filtri né riserve, le emozioni che ho vissuto negli ultimi tre anni. Nello scegliere mi sono ritrovato immerso nei ricordi di un tempo passato, quando ho intrapreso il cammino alla riscoperta di me stesso. Prima di allora ero una persona completamente dedicata al lavoro, che aveva dimenticato il suo mondo interiore. Una persona che parlava di emozioni. senza viverle o sentirle appieno, finché mi ha ridestato la dolorosa consapevolezza di disperdere in tal modo la mia parte più importante: quella intima, inaccessibile, quella del mai detto. Oggi non posso affermare che la mia vita sia migliore ma sono certo del buon esito del mio percorso: l’uomo che compare in queste pagine è l’uomo in cui mi riconosco.
STEFANO FORONI
Frammenti di Noia è una raccolta poetica, in cui si riconoscono la forte presenza classica così come elementi di innovazione e rottura con il passato, il tutto in una sinfonia agrodolce e malinconica.
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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