Si ingoia un po’ di tutto col tempo: basta solo avere un po’ di pazienza.
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Di contemporaneità, disagio sociale e millennials. Questi 8 nuovi racconti di Federico Riccardo affrontano temi decisamente insoliti, rispetto a quelli cui l’autore milanese ci ha abituati finora. Si comincia col bullismo, si prosegue con l’alcolismo per poi sfociare in una “strage di vecchi” invocata da un giovane che non riesce a emergere. E poi ancora: il conflitto vita/scrittura, gli hikikomori, il sentirsi soli, la fine del mondo che incombe, il cannibalismo, l’incomunicabilità, la violenza familiare.
“Ci sono le ossessioni e le domande, ci sono le incognite che andrebbero risolte per trovare le risposte. C’è soprattutto una grande passio-ne per quello che si fa, nello specifico per la scrittura, e in tempi che fanno di tutto per togliertela, quella passione – per rosicchiartela via assieme alle certezze grazie a un precariato economico, relazionale, in definitiva esistenziale – il fatto che Federico Riccardo ce l’abbia e che traspaia a ogni riga è una cosa che ci fa tifare per lui.” (dalla prefazione di Valentina Mira).
Con un saggio finale di Alberto Bergamini.
Si ingoia un po’ di tutto col tempo: basta solo avere un po’ di pazienza.
ISBN | 9788832195842 |
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Anno di Pubblicazione | Maggio 2024 |
Genere | Narrativa, Racconti |
Pagine | 136 pagine |
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Federico Riccardo è nato nel 1991 a Milano, città dove tuttora risiede. Si è laureato in Scienze dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Milano con una tesi sul teatro indiano. Lavora come ufficio stampa, consulente artistico, ghostwriter e redattore di articoli per il web. Scrive racconti da quando è bambino. Con la casa editrice Bookabook ha pubblicato il libro Il tempo è il binario di un tram cui è seguito Le vie di mezzo – Esercizi di immobilità. Nel 2022 è il turno della sua prima raccolta di poesie, dal titolo Amore e Griffonia. Nel 2023, per Edizioni Effetto ha pubblicato la raccolta di racconti Erotica Liquida, assieme a Simone Sciamè. Ha fondato il magazine online Topsy Kretts, completamente incentrato sui racconti brevi contemporanei (www. topsykretts.it).
Nei 10 racconti presenti in quest’opera, Federico Riccardo e Simone Sciamè, cercano di comunicare un concetto tanto semplice quanto fondamentale: non esiste una forma d’amore uguale per tutti. Partendo dalle origini di Eros, passando per il presente erotico, e finendo a proiezioni di quello che potrebbe essere nel futuro, sono infiniti gli scenari plausibili che, soprattutto attraverso la narrazione, si possano ramificare.
“Federico Riccardo e Simone Sciamè hanno messo in scena personaggi perduti, alcuni nel proprio sogno caldo, un sogno di baci; altri nel desiderio di non sentirsi più soli; altri ancora nelle prime curiosità del sesso o nel silenzio e nell’astinenza; e poi in amanti feroci e premurosi, nella propria collezione di peli pubici o nella vicina di casa giovane e piena di vita o a tentare di capire se l’amore ha un peso specifico, in once.” (Dalla prefazione del libro, a cura di Ugo Sandulli, docente di scrittura alla Scuola Holden di Torino).
La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice – Lei – presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente… o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l’arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma.
Ma Lei dov’é? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell’Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei che decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora.
La verità è che siamo composti da mille strati di noi stessi, stesi e attaccati l’uno all’altro, che mischiano odori, umori, sapori. Siamo il frutto di ciò che ascoltiamo, guardiamo e impariamo dal primo istante di vita, e tutto resta a farne parte, per dare il senso di ciò che mostriamo di essere al mondo.
La voglia, più o meno consapevole, di comprendere ciò che manca nella loro vita, conduce Anna, Nunzia e Raffaella, per motivi diversi, ad appassionarsi ai Balcani e a incontrarsi proprio lì.
Pochi anni dopo lo scoppio della pandemia in Italia, l’esorcista Don Davide viene inviato come parroco nella cittadina abruzzese di Atri, per indagare sulla presunta possessione di Sara, moglie di Aurelio Angiolieri, importante avvocato e parlamentare. Dopo l’esorcismo, uno specchio antico, appartenuto da sempre alla famiglia Angiolieri, si impregna di una strana presenza: chiunque lo osservi vede il proprio riflesso animarsi e gettargli contro peccati e sensi di colpa.
Potrebbe essere opera del diavolo o semplicemente la proiezione del subconscio di chiunque si guardi allo specchio?
Proprio questa domanda finirà per generare conflitto e intrecciare le vite apparentemente slegate dei protagonisti: il Papa, il Segretario di Stato Vaticano, i figli di Sara e Aurelio e l’esorcista stesso, relativista e oppositore della visione dogmatica della Santa Sede.
Il romanzo si sviluppa tra Ispra, il Santuario di Loreto e Milano tra il medioevo e il secondo dopoguerra: un salto temporale di sei secoli che porterà il lettore dalle lotte tra Visconti e Della Torre per il controllo di Milano, fino alla proclamazione del dogma dell’Assunzione da parte di Pio XII.
1276
È l’alba di un giorno d’estate, l’avanguardia dell’esercito visconteo, costituita da settanta cavalieri eretici sopravvissuti alla crociata indetta contro i Catari, ha ormai oltrepassato Ispera. Oltre una vasta palude li attendono i cavalieri dell’Ordine teutonico alleati dei Torriani. Lo scontro sarà molto sanguinoso e si concluderà al tramonto con una sfida mortale.
1950
Sono cambiati i nomi dei luoghi e di quella battaglia non rimangono tracce. Tuttavia, l’Ombra, un uomo misterioso che vive accanto al vecchio cimitero, continua ad aggirarsi tra ciò che rimane dell’antica palude. La sua presenza e il permanere a Ispra di un nucleo “eretico” scatenerà una nuova lotta che – riprendendo quella tra Visconti e Della Torre – coinvolgerà due nuove fazioni di ispresi. A loro si aggiungeranno nuovi alleati milanesi: tra questi alcuni esponenti della ligera, la malavita meneghina.
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