io resto €15.00La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice – Lei – presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente… o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l’arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma.
Ma Lei dov’é? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell’Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei che decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora.
La verità è che siamo composti da mille strati di noi stessi, stesi e attaccati l’uno all’altro, che mischiano odori, umori, sapori. Siamo il frutto di ciò che ascoltiamo, guardiamo e impariamo dal primo istante di vita, e tutto resta a farne parte, per dare il senso di ciò che mostriamo di essere al mondo.
- Author:Macchiarulo Valentina
Matteo –
Il romanzo “La luce dell’equatore” mi aveva particolarmente colpito ed ero rimasto ammirato dalla grande abilità dell’autore nel descrivere paesaggi e personaggi, in un viaggio alla scoperta del nostro passato di popolo di migranti verso il continente africano, la terra che è stata la culla dell’umanità, l’origine di tutto. Aspettavo con impazienza l’uscita del secondo libro. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale il protagonista Alessandro Testa, imprenditore di successo nella colonia inglese nigeriana si trova nell’arco di poche ore un nemico, privato dei suoi diritti e dei suoi averi e successivamente imprigionato. Questo fatto mi ha fatto riflettere su quanto la vita possa essere imprevedibile, ciò che abbiamo non possiamo e non dobbiamo darlo per scontato. Le sorti e il destino di tutti noi può cambiare all’improvviso. L’autore descrive con maestria le emozioni e lo smarrimento degli italiani che sono stati successivamente trasferiti nella colonia penale giamaicana dopo un lungo ed estenuante viaggio transatlantico, in condizioni igieniche precarie e privati dei più basilari diritti. Se nel primo libro il lettore poteva in qualche modo immedesimarsi in tutti coloro che percorrono la rotta migratoria tra Europa e Africa e viceversa, in questo secondo e prezioso romanzo è impossibile non riflettere e immedesimarsi negli africani che hanno subito sulla propria pelle la tratta atlantica degli schiavi. Sono migliaia infatti le donne, uomini e bambini che sono stati deportati tra il XVI e il XIX secolo nel continente americano per essere sfruttati nelle piantagioni. Una pagina vergognosa della storia dell’umanità che è bene non dimenticare.
Il romanzo non fa sperimentare al lettore esclusivamente sensazioni di dolore e angoscia. La storia d’amore tra Alessandro Testa e la ragazza Nalani è intensa e travolgente, attimi che per la loro profondità lasceranno un segno indelebile nei due amanti. L’amore trionfa sempre su tutto, nonostante le differenze culturali e le distanze geografiche.
Il romanzo termina con la fine del conflitto mondiale e il progressivo ritorno alla normalità. Il continente africano esercita sul protagonista un potente effetto attrattore che lo porterà nuovamente in Nigeria, nel continente che rappresenta il passato, presente e futuro non solo di Alessandro Testa ma dell’intera umanità.