«E tu invece? Scommetto che anche tu vorresti essere qualcos’altro» «Ogni giorno» Viola sorrise amareggiata alle fiamme. «Ad esempio?» «Questa neve. Resistente, disinvolta».
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Viola, la protagonista di Prima che la neve si sciolga, è una studentessa appena approdata a Tampere, in Finlandia, dove si scontra con un’atmosfera surreale, in cui la neve avvolge indistintamente cose e persone. La sua è stata una scelta drastica: allontanarsi dal calore dell’Italia, dalla solita routine e da un’emotività che non sa gestire. Fondendosi col paesaggio nordico e cambiando gradualmente con esso, Viola riesce a guardarsi più a fondo e scoprire in sé stessa sentimenti meno rigidi di quelli a cui pensava di doversi attenere.
«E tu invece? Scommetto che anche tu vorresti essere qualcos’altro» «Ogni giorno» Viola sorrise amareggiata alle fiamme. «Ad esempio?» «Questa neve. Resistente, disinvolta».
ISBN | 9788832195743 |
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Anno di Pubblicazione | Marzo 2024 |
Genere | Narrativa |
Pagine | 216 pagine |
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Marta Di Nicola, nata a Pescara nel 1983. È un ingegnere ambientale, libero professionista.
La sua passione per la scrittura prende forma nel 2020, quando decide di seguire il corso di scrittura creativa presso la Scuola Omero di Roma, pubblicando cinque brevi racconti nella rivista “MagO’”. Nel 2021 pubblica il racconto “Il vestito perfetto” all’interno della raccolta “Riflessi” per il concorso “Incipit”. “Prima che la neve si sciolga” è il suo primo romanzo.
Un quadretto famigliare comico e dissacrante.
In un’estate afosa di città, Giulia decide di andare qualche giorno a rilassarsi in un piccolo borgo del Piemonte dove, da bambina, era solita trascorrere l’estate. Ma il soggiorno si rivelerà tutt’altro che rilassante: l’arrivo inaspettato della sorella Federica e di suo figlio Damiano, ma soprattutto quello dell’esuberante nonna (personaggio perfettamente riuscito) sconvolgeranno i piani della protagonista, che si troverà suo malgrado coinvolta in un mistero che affonda le sue radici nel passato di quel paesino apparentemente sereno.
Anno 2246. La Terra si trova sull’orlo del baratro climatico e demografico e l’arrivo di spietati e sanguinari invasori extraterrestri, i Badb, sembra essere il colpo finale per il pianeta. Contro ogni aspettativa, questo attacco proveniente dal profondo dell’Universo rinsalda lo spirito dei terrestri che, facendo fronte comune, riescono a resistere e ribattere colpo su colpo.
Dopo ulteriori quattro secoli di guerra e oltre sette miliardi di morti, uno sconosciuto impiegato del Dipartimento della Guerra tenta di ribellarsi a quel conflitto lontano e pulito, insinuatosi ormai nel tessuto sociale fino a diventarne parte. Troverà le risposte che cercava, ma saranno peggiori del suo più terribile incubo.
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo.
Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa.
A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte.
Boston, Massachusetts. Due preti sono stati uccisi in modo efferato, disumano. La prima vittima ha la schiena scuoiata, mentre la seconda è senza testa, tranciata di netto. Sulle scene del crimine, la Scientifica ha rinvenuto la firma dell’assassino: A.B. A.G. Gli Indiavolati. In calce, una croce capovolta. La Omicidi sospetta un movente satanico, un rituale di magia nera che ha portato alla morte i due religiosi. Ma quelle lettere e quelle parole fanno scattare qualcosa nella mente del capitano David Carlson. Gli Indiavolati non è il nome di una setta satanica, bensì di una band…
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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