Abitiamo nel mondo ma non sappiamo effettivamente come abitarci adeguatamente per vivere sereni. Lo spirito che consente di abitare il mondo è quello di porsi continuamente domande – rapiti dal mondo stesso. A tal scopo non è necessario essere filosofi illustri o filosofi di professione: ogni uomo possiede dei dubbi, dei crucci dai quali possono fiorire delle domande. La vita non ci munisce di un manuale per abitare il mondo e nel mondo ma la salvezza trapela dall’incontro umano, permettendo all’anima di intraprendere uno dei voli più belli della vita: quello di vivere. Il cammino dell’umano altro non è che, per l’appunto, divenire un essere umano; per umanità si intende la facilità di muoversi – in modo autentico – sulla superficie terrestre e godere delle “piccolezze” della vita, le quali altro non sono che il tesoro più grande e possente che possiamo desiderare.
Esercitare il nostro pensiero significa impegnarci attivamente nel debellare quel che risulta essere negativo per l’individuo, riuscire a saper scegliere da sé, essere meno influenzabili, prendendo le dovute distanze dall’accettazione passiva di quel che ci succede.
Consiglio questo libro che permette di conoscere l’ anima dello scrittore, la parte che ha più sofferto e che si è aggrappata alla sue due passioni: la scrittura e la filosofia. Libro lineare, diretto, riflessivo, dove ci sono pezzi che entrano nell’animo. Un libro scritto da un ragazzo di 21 anni che insegna che tutti hanno qualcosa da raccontare. Alessio Marsala è uno studente del 3° anno di Filosofia, dell’università di Palermo.. Libro consigliato realmente a tutti.
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Alessio Marsala (Palermo, 1998) studia Storia e Filosofia presso l’università di Palermo e nel tempo libero si diletta a scrivere su temi strettamente filosofici che riguardano la sfera della quotidianità. Amante della chiarezza, della riflessione critica e, soprattutto, del dialogo autentico. Ritiene indispensabile affinare le proprie idee grazie al contributo dell’altro che è diverso, strutturalmente, da noi e, di conseguenza, arricchisce la nostra visione della realtà sociale.
Il libro dell’artista Simona Bocchi riassume i punti di svolta dell’evoluzione dell’arte terapia con i propri ripensamenti, il rapporto fra genio e follia e il ruolo dell’artista con cenni storici e motivazioni che hanno portato all’evoluzione dello strumento di cura. Riflessioni su filosofi e artisti che hanno contribuito al valore e ruolo dell’arte sino agli arte-terapeuti e i vari metodi che hanno formato la conoscenza pratica di Simona. Le immagini raccontano e fanno emergere le trasformazioni interiori dei beneficiari, accompagnandoli a un rinnovamento personale attraverso il linguaggio creativo che libera dal torpore degli incantesimi delle nostre trappole di protezione. Il colore e le proprietà benefiche. Le icone inconsce di una vita che prende forma e si cristallizza senza che mai dia l’opportunità di comunicare cosa stia effettivamente accadendo dentro di noi per rendere visibili i propri vissuti inespressi. Il metodo creativo migliora il pensiero e le relazioni, immagini create dall’inconscio portano in superficie e mettono ordine e confini ai disordini interiori.
Un’amara riflessione sulle “opere ardite” che l’uomo riesce, col suo ingegno, a realizzare; come quel che fu il Ponte Morandi: opera futuristica per l’epoca in cui fu costruita. Cosa ha provocato il disastro? Quasi certamente l’incuria umana che non ha saputo “conservare” né “preservare” un gioiello di ingegneria così delicato.
Con una lirica a volte straziante l’autore si interroga sulle cause della tragedia come se fosse lì, sotto il ponte crollato, quel gioiello ormai ferito che urla dolore e sofferenza.
Dedicato a alle vittime del ponte, ai sopravvissuti e alla città di Genova.
Edizioni Effetto dona 2€ agli sfollati di Genova per ogni copia venduta
Gocce di speranza, occhi Arcobaleno è una storia autobiografica che intreccia quattro vite, quattro cuori e un’esperienza al confine tra l’amore incondizionato e la tragedia più profonda. Quando Vanessa e Roberto scoprono di aspettare il loro primo figlio, Samuel, sono pieni di gioia. Al sesto mese di una gestazione “perfetta”, però, il piccolo presenta una grave anomalia. Un minuscolo dettaglio che non lascia via di scampo ai genitori, costretti a optare per l’interruzione terapeutica di gravidanza. L’impotenza li scaraventa in un baratro di angoscia e sensi di colpa finché, con coraggio, decidono di prendersi per mano e attraversare la tempesta. La malattia, la paura, il lutto perinatale, il blocco emotivo, il vuoto interiore: una miscela nera, densa, logorante. Ma al termine di un anno tremendo, la coppia riceve un dono del tutto inaspettato. In questa storia sono instillate gocce di speranza, perché la speranza è così: a volte si ha, a volte si perde, goccia dopo goccia. E ogni pagina è magicamente illuminata dagli occhi arcobaleno di una meravigliosa bimba dai riccioli dorati: Melissa.«Si definiscono bambini “arcobaleno” quei figli che nascono dopo un lutto perinatale o morte prematura perché, con la gioia che li accompagna, riportano la luce e il calore in una famiglia che ha dovuto affrontare la più terribile delle tempeste.»
Anna –
Consiglio questo libro che permette di conoscere l’ anima dello scrittore, la parte che ha più sofferto e che si è aggrappata alla sue due passioni: la scrittura e la filosofia.
Libro lineare, diretto, riflessivo, dove ci sono pezzi che entrano nell’animo.
Un libro scritto da un ragazzo di 21 anni che insegna che tutti hanno qualcosa da raccontare.
Alessio Marsala è uno studente del 3° anno di Filosofia, dell’università di Palermo..
Libro consigliato realmente a tutti.