«E tu invece? Scommetto che anche tu vorresti essere qualcos’altro» «Ogni giorno» Viola sorrise amareggiata alle fiamme. «Ad esempio?» «Questa neve. Resistente, disinvolta».
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Viola, la protagonista di Prima che la neve si sciolga, è una studentessa appena approdata a Tampere, in Finlandia, dove si scontra con un’atmosfera surreale, in cui la neve avvolge indistintamente cose e persone. La sua è stata una scelta drastica: allontanarsi dal calore dell’Italia, dalla solita routine e da un’emotività che non sa gestire. Fondendosi col paesaggio nordico e cambiando gradualmente con esso, Viola riesce a guardarsi più a fondo e scoprire in sé stessa sentimenti meno rigidi di quelli a cui pensava di doversi attenere.
«E tu invece? Scommetto che anche tu vorresti essere qualcos’altro» «Ogni giorno» Viola sorrise amareggiata alle fiamme. «Ad esempio?» «Questa neve. Resistente, disinvolta».
ISBN | 9788832195743 |
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Anno di Pubblicazione | Marzo 2024 |
Genere | Narrativa |
Pagine | 216 pagine |
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Marta Di Nicola, nata a Pescara nel 1983. È un ingegnere ambientale, libero professionista.
La sua passione per la scrittura prende forma nel 2020, quando decide di seguire il corso di scrittura creativa presso la Scuola Omero di Roma, pubblicando cinque brevi racconti nella rivista “MagO’”. Nel 2021 pubblica il racconto “Il vestito perfetto” all’interno della raccolta “Riflessi” per il concorso “Incipit”. “Prima che la neve si sciolga” è il suo primo romanzo.
La tranquillità di un piccolo paese della provincia bresciana viene stravolta da un omicidio inquietante e morboso, l’ultimo di una serie.
Ed è quando l’Interpol si presenta alla porta del distretto di Polizia per reclamare informazioni su quel delitto, che l’ispettore capo Filippo Santacroce viene catapultato in una storia via via più tortuosa.
Si tratta davvero di un killer seriale? L’unica certezza è che l’autore delle macabre opere comunica attraverso rompicapi e tatuaggi. Che anche lui si stia nascondendo da qualcuno? E soprattutto, perché vuole proteggere gli investigatori?
Santacroce si troverà quindi proiettato in una storia al di là del tempo e dell’immaginario, il frutto di una programmazione ben precisa iniziata molto tempo prima. Le indagini apriranno squarci su una realtà terribile, una verità paradossale e inverosimile in cui la morte di povere donne è solo il mezzo per arrivare a qualcosa di molto più complesso.
Per risolvere il caso, Santacroce non solo dovrà fare i conti con l’orrore, ma si troverà costretto a indagare su se stesso, sul suo passato e sulle insicurezze che lo attanagliano. E se questo fosse solo l’inizio?
Andrà tutto bene: un mantra che continuavo a ripetermi nella testa, tutti i giorni, più volte al giorno. Ma non ci credevo più nemmeno io.
Stefano è pronto per uscire, rasato di fresco, abito blu e addirittura un papillon in tinta, si avvia deciso ed euforico verso il giorno più importante della sua vita.
Un incontro inaspettato però devierà il corso del suo destino. Chi è quella donna? Come sapeva dove trovarlo e perché lo fa? Grazie a lei, Stefano comincia a ripensare a ciò che è successo negli ultimi due anni. A poco a poco la nube di mistero che avvolge quegli eventi inizia a diradarsi e tutto diventa improvvisamente chiaro.
Quando muore, Ciccitta Lampis lascia la nipote Lia e le figlie Ruth, Ester e Noemi in condizioni economiche difficili. Dopo una lunga riflessione, l’unica soluzione possibile sembra la vendita del numero venti, un edificio lungo la via principale del paese, di proprietà della famiglia da generazioni. Ma l’arrivo di Giorgio Albert da Parigi stravolgerà ogni piano: prima del decesso, Ciccitta ha firmato con lui un contratto di locazione perché possa aprirvi una libreria. La follia del progetto oltraggia tutto il paese: leggono in troppo pochi a Santa Gisa perché possa avere successo.
Sullo sfondo di un piccolo centro del sud ovest sardo, il numero venti si farà crocevia di romanzi e di tradizioni perdute che non solo ricorderanno alle Lampis quanto della loro storia abbiano messo da parte, ma faranno soffiare impetuoso il vento del cambiamento su una comunità che ha dimenticato sé stessa.
A centocinquanta anni dalla nascita di Grazia Deledda, Mezzo giro di velluto omaggia le atmosfere e i personaggi di Canne al vento, raccontando con un tocco di realismo magico il velo sottile che separa la vita e la morte.
L’amicizia tra Serenity, Gengys, Steve e Fatima nasce tra i banchi di scuola mentre nel mondo intorno a loro appaiono segni di minacciosi cambiamenti… Imponenti mura iniziano a circondare le città, uno spietato piano di dimezzamento della popolazione mondiale li renderà presto soli e costretti a fuggire… riuscirà Pink Opalino, hacker geniale, a mettere in salvo l’umanità?
Per riflettere sul valore e la fragilità della democrazia, non senza un sorriso.
“Amen” è vincitore del premio Città di Siena 2020,
sezione Elba Book Festival.
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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