“Ha vinto l’orrore”, sussurrò,
mentre i piedi nudi lo portavano avanti, oltre la speranza, oltre la rabbia,
e rimase solo, in bilico contro la notte.
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Nel cuore di Milano, tra il lusso e il degrado, si incrociano i destini di Max e Marco. Max è uno scrittore di fama, prigioniero di un successo che lo ha svuotato, segnato da un passato oscuro che lo perseguita. Marco, giovane ambizioso, è arrivato in città per studiare scrittura e sfuggire alla mediocrità, sognando di scalare il mondo dell’editoria. Il loro incontro accende un’illusione: Max vede in Marco la freschezza perduta, Marco intravede in Max la strada verso il potere. Ma sotto il fascino delle parole e della letteratura si cela un universo di compromessi, inganni e rimorsi. In un gioco di specchi tra ambizione e dannazione, i due protagonisti si muovono tra le luci della città e il buio delle loro coscienze, fino al momento in cui la verità li costringerà a guardarsi davvero.
Quanto costa trasformare le parole in successo? E quando il passato bussa alla porta, si può ancora fuggire?
“Ha vinto l’orrore”, sussurrò,
mentre i piedi nudi lo portavano avanti, oltre la speranza, oltre la rabbia,
e rimase solo, in bilico contro la notte.
ANNO DI PUBBLICAZIONE | Maggio 2025 |
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ISBN | 9788832195941 |
Genere | Narrativa |
Pagine | 138 pagine |
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Gabriella Maldini ha sempre vissuto immersa nelle parole, tra diritto, narrazione e immagini in movimento. Dopo una laurea in Giurisprudenza all’Università di Bologna e un Master in Comunicazione a Roma, ha seguito la sua passione per la scrittura alla Scuola Holden di Torino.
Autrice versatile e raffinata, ha pubblicato saggi e romanzi, tra cui I narratori della modernità (2018), Oltre il Cancello (2020), Moda, il favoloso viaggio tra simbolo e desiderio (2021) e Prigioni (2022). Il suo lavoro esplora il confine tra parola e immagine, intrecciando letteratura e cinema, due mondi che racconta in conferenze e articoli per riviste come Università Aperta e Artevitae.
Collabora con il Sedicicorto Film Festival, curando la rubrica CineBook, e si occupa di comunicazione per l’Associazione Nuova Civiltà delle Macchine di Forlì. Da anni condivide la sua esperienza nel corso di scrittura creativa Le parole ti cercano, accompagnando nuovi autori nella ricerca della propria voce.
Anna nasce l’11-11-1991 -palindromi il suo nome e la sua data di nascita- in un giorno di San Martino che tutti ricorderanno per la forza impetuosa con cui soffiarono Maestrale e Scirocco: i due venti contrapposti che avvolgono la Sardegna.
Due forze equivalenti e contrastanti, come bene e male, che da quel giorno non la lasceranno mai. Tra miti e leggende della tradizione popolare, stregoneria e Inquisizione, magia bianca e magia nera si snoda la storia di Anna: riuscirà a conciliare gli opposti?
“Nomen omen” è stato finalista al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2018 e secondo classificato al premio Città di Siena, sezione Elba book festival.
La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice – Lei – presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente… o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l’arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma.
Ma Lei dov’é? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell’Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei che decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora.
La verità è che siamo composti da mille strati di noi stessi, stesi e attaccati l’uno all’altro, che mischiano odori, umori, sapori. Siamo il frutto di ciò che ascoltiamo, guardiamo e impariamo dal primo istante di vita, e tutto resta a farne parte, per dare il senso di ciò che mostriamo di essere al mondo.
Una notte particolare, una notte nella penombra, un locale…
Fabio incontra Barbara e la sua vita cambierà per sempre.
Un segreto da scoprire… Inconfessabile…
Una storia in cui giocare non ha regole e vincere non è l’unico scopo.
Un romanzo erotico/psicologico che vi trascinerà tra le pieghe della coscienza più oscure, in un crescendo di mistero, perversione e passione: fino allo sconvolgente epilogo.
“Niente di Personale non è un libro.
È uno spettacolo di circo.
È passione. Amicizia. Impegno. Sudore. Coraggio. Empatia. Concentrazione. Entusiasmo. Libertà. Perseveranza. Complicità. Sensibilità. Fiducia. Comprensione. Speranza. Spontaneità. Fragilità.
Lo puoi ascoltare.
Lo puoi guardare.
Lo puoi leggere.
Lo puoi sognare.”
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