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Proprietà degenerative della materia e altre catastrofi è la surreale storia di Palmiro: un uomo apparentemente paranoico, ma in fondo come tanti, in balia delle sue strane vicende della vita. Il fato lo prenderà di mira più volte, su di lui si abbatteranno catastrofi che supereranno l’immaginazione più sfrenata, e proverà tutte le croci e le delizie dell’anima.
Una lente acuta, tagliente e ironica metterà a fuoco l’iprocrisia sempre più diffusa, l’inganno dei falsi valori, l’isolamento e la mercificazione dei sentimenti. Una lente che non risparmia nessuno.
“È un libro certamente affascinante, ben scritto, ogni parola va centellinata e offre uno spunto per un sorriso, anche amaro, o una riflessione. Soprattutto voglio sottolineare la capacità dell’autore di parlare di argomenti attualissimi e imperanti, come il consumismo sfrenato e la povertà dei sentimenti e di ciò che ci rende umani, in maniera originale, sarcastica e simbolica. Ve lo consiglio senza dubbio. C’è un po’ di Palmiro in ognuno di noi.” Alice, @alicedicarta85
“Ci vogliono giorni per digerirlo, se si prova a guardare oltre l’assurdità paradossale raccontata. Ci vogliono giorni anche per lasciarlo andare, perché Palmiro vi entrerà dentro così a fondo da farvi emozionare profondamente mentre affrontate con lui le avventure più disparate.” Luana, @luanaventi
“Alessandro Genovese, nel suo romanzo d’esordio dimostra capacità, fluidità e arguzia nella scrittura e nello sviluppo della storia, descrivendo minuziosamente gli eventi e facendo sentire il lettore coinvolto fino in fondo e con la sensazione di essere a fianco del protagonista in ogni momento, come un osservatore invisibile. E il lettore scoprirà solo alla fine, assieme a Palmiro, la beffarda verità.” Roberta Usardi per @modulazionitemporali
“Si tratta di un libro adatto a tutti e capace di far riflettere su temi importanti grazie alla forte carica ironica che lo caratterizza.” Francisca, @paginalibrosa
“Palmiro è l’emblema dell’uomo moderno, afflitto dal materialismo, i sentimenti e le emozioni vengono visti con sospetto e con secondi fini. I malesseri fisici non sono altro che manifestazioni psicosomatiche di un animo vuoto, alla ricerca continua di possedere qualcosa più che donare qualcosa.” Federica, @fede_in_books_land
“Er fiore ortraggiato” di Alessandro Genovese vince il primo premio nella sezione A del concorso letterario “Vox Animae”. Dedicata a Daniela El Mimo (artista di strada e volto delle proteste in Cile, che è stata ritrovata impiccata dopo essere stata arrestata e probabilmente violentata lo scorso novembre), è una poesia contro la violenza sulle donne. Da parte nostra complimenti Alessandro per aver scelto di dare la tua voce a Daniela, per tutti noi. Ecco il…
ISBN | 9788832195057 |
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Luogo di pubblicazione | Torino |
Anno di pubblicazione | Novembre 2019 |
Genere | Commedia |
Pagine | 200 |
Rilegatura | Cucito filo refe |
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Alessandro Genovese nasce nel 1971 a Roma. Il suo carattere ribelle e la sua vena creativa trovano sfogo nella lettura di autori quali Sciascia, Calvino, Camus, Bulgakov, Allende, Tabucchi, Garcia Marquez, Saramago e altri.
Nel 2019 pubblica il suo primo romanzo “Proprietà degenerative della materia e altre catastrofi” (Edizioni Effetto) un’aspra critica al materialismo camuffata da commedia grottesca, nel 2020 pubblica “Fiabacce” (Edizioni Effetto) una raccolta di favolelli satirici in stile trecentesco su vari temi etici, partecipa all’antologia di racconti “I sette vizi capitali” con “Superbia”, all’antologia “Blu di blu” con “Il mio speciale volo nel blu” e al blog letterario “Topsy Krets” con il racconto “Diario postumo di Anna Frank”.
“Un meccanismo perverso” è il suo secondo romanzo.
Un quadretto famigliare comico e dissacrante.
In un’estate afosa di città, Giulia decide di andare qualche giorno a rilassarsi in un piccolo borgo del Piemonte dove, da bambina, era solita trascorrere l’estate. Ma il soggiorno si rivelerà tutt’altro che rilassante: l’arrivo inaspettato della sorella Federica e di suo figlio Damiano, ma soprattutto quello dell’esuberante nonna (personaggio perfettamente riuscito) sconvolgeranno i piani della protagonista, che si troverà suo malgrado coinvolta in un mistero che affonda le sue radici nel passato di quel paesino apparentemente sereno.
Giacomo “Jack”Alighieri ha una routine collaudata che non ha alcuna voglia di cambiare, così come non ha voglia di fare molte cose. Giorno dopo giorno la sua vita comincia con la sveglia nel suo bilocale, continua per otto ore in un ufficio e si conclude la sera al BarCellona, tra nostalgici degli anni Ottanta, idraulici amanti del teatro, personaggi muti o solo silenziosi, birra e vino bianco. E narrazioni fantasiose al bancone del bar, che lo vede di volta in volta cantastorie o imbonitore, truffatore della realtà o suo archivista. Avrebbe potuto continuare così per sempre, magari aggiungendo ogni tanto un’uscita con l’amico storico, ma una serie di bigliettini di cartone lasciati sul tavolo della cucina del suo appartamento cambia tutto. Poche parole scritte con una grafia che odora di femmina e di avventura, un luogo e un orario. Un appuntamento con il destino, ma di chi?
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PER L’ANNO 2021 LA CASA EDITRICE HA RICEVUTO DALLA REGIONE PIEMONTE CONTRIBUTI DE MINIMIS GIÀ PUBBLICATI SUL REGISTRO NAZIONALE AIUTI DI STATO
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