Nomen omen + Semi di melograno

NOMEN OMEN

Anna nasce l’11-11-1991 -palindromi il suo nome e la sua data di nascita- in un giorno di San Martino che tutti ricorderanno per la forza impetuosa con cui soffiarono Maestrale e Scirocco: i due venti contrapposti che avvolgono la Sardegna.

Due forze equivalenti e contrastanti, come bene e male, che da quel giorno non la lasceranno mai. Tra miti e leggende della tradizione popolare, stregoneria e Inquisizione, magia bianca e magia nera si snoda la storia di Anna: riuscirà a conciliare gli opposti?

“Nomen omen” è stato finalista al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2018 e secondo classificato al premio Città di Siena, sezione Elba book festival.

NOMEN OMEN di Claudia Marras finalista al Premio Internazionale Michelangelo Buonarroti 2018  e inaspettate radici familiari.

SEMI DI MELOGRANO
Autore: Claudia Marras

La voglia, più o meno consapevole, di comprendere ciò che manca nella loro vita, conduce Anna, Nunzia e Raffaella, per motivi diversi, ad appassionarsi ai Balcani e a incontrarsi proprio lì.

Anna scrive ed è lei che cucirà le storie delle altre. Scrive con le dita e nella mente. Scrive per il giornale e scrive per se stessa, lasciando che i personaggi dei suoi racconti le facciano visita in ogni momento della giornata: alla guida, la notte, svegliandola di soprassalto, per le strade della città. Raccogliere le loro storie e darvi una forma è ciò che, ne è sicura, potrebbe renderla completa. Raccontare la verità di ogni indagine è quel che deve fare come persona e come donna. Fin da quando è bambina vede le amiche della madre parlare tra di loro, ridendo o sussurrando, protette dalle pareti del salotto della sua casa. Ancora oggi ne conserva l’immagine: un circolo di donne in cui anche lei si sentiva coinvolta mentre respirava la magia delle confidenze.

In Bosnia, oltre a Nunzia e Raffaella, Anna incontra e intervista una donna che, trentacinque anni prima, lì nella sua terra ha dovuto compiere un’azione terribile, spinta dalla miseria e dall’amore. Mentre la vede tagliare i rami secchi del suo melograno, quei rami che non possono dare frutti e che portano via linfa vitale agli altri, Anna ripensa ai rami secchi del suo passato che credeva ormai ridotti in polvere o cenere, mentre in verità sono vivi e vibranti e sono pronti, finalmente, a fiorire e a mettere nuove e inaspettate radici familiari.

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Claudia Marras ha vissuto fino a diciannove anni in un paese della provincia di Sassari: Bessude. Oggi vive con il marito e i suoi due figli a Quartu Sant’Elena, vicino ai colori e al profumo del mare. Lavora a Castiadas dove, con altri soci, gestisce la casa per ferie Villaggio Carovana, un luogo dove le barriere mentali e architettoniche crollano per lasciare spazio all’incontro e alla conoscenza. Nomen Omen è il suo romanzo d’esordio.

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