Macchiarulo Valentina

Valentina Macchiarulo (Cerignola, 1981) si è laureata in Psicologia Clinica a Chieti, ora vive ad Abbiategrasso (Mi) dove lavora come educatrice. L’amore per le parole l’ha spinta a lanciarsi nel mondo della scrittura e nel 2017 pubblica in self “Leggera come lei”, un romanzo dallo sfondo autobiografico.

Macchiarulo Valentina

Macchiarulo Valentina

Author

 “Io Resto” è il suo secondo romanzo.

Libri dell'Autore

  • io resto 15.00

    La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice – Lei – presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente… o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l’arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma.

    Ma Lei dov’é? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell’Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei che decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora.

    La verità è che siamo composti da mille strati di noi stessi, stesi e attaccati l’uno all’altro, che mischiano odori, umori, sapori. Siamo il frutto di ciò che ascoltiamo, guardiamo e impariamo dal primo istante di vita, e tutto resta a farne parte, per dare il senso di ciò che mostriamo di essere al mondo.

    • Author:Macchiarulo Valentina
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io resto

io resto

“Cosa vuol dire IO RESTO? Significa RESISTERE. Io resto nonostante i dolori, le delusioni, le avversità. Le esperienze ci attraversano e lasciano un segno indelebile sulla nostra anima ma cedono il passo alle nuove emozioni, alle nuove storie: LORO VANNO, NOI RESTIAMO.” Chiara, @chia_argiro

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io resto

“Ci sono libri che hanno un perfetto equilibrio tra narrazione, caratterizzazione dei personaggi e stile. Ci sono libri che quando arrivi all’ultima pagina senti che ti hanno cambiato e arricchito profondamente. Sono libri che non dimenticherai perché ti hanno guardato dentro e dalle viscere hanno tirato fuori le tue paure, le tue insicurezze e hanno tradotto in parole tutto ciò che non riuscivi ad esprimere consciamente. “Io resto” è uno di quelli.” Ilaria, @voltarpagine

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io resto

“Lo stile narrativo dell’autrice è impeccabile: stento a credere che questa sia solo la sua seconda opera. E tutta la struttura narrativa é altrettanto perfetta, direi geniale! ” Rita, @illibroeservito

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News

SCOPRI VALENTINA MACCHIARULO: L’INTERVISTA DI CHIARA ARGIRO.

“Ho scritto di vita con la vita stessa accanto a me a suggerirmi parole e nuovi scenari da cui trarre ispirazione.” Così Valentina Macchiarulo racconta della stesura di Io resto a Chiara Argiro, bookblogger ed editor. Dalle sue stesse parole “Io resto è molto più di un libro, non sono parole ma sono carezze, lacrime che scendono e denti che digrignano, sono abbracci stretti e intensi, sono il coraggio di andare e quello ancora più…

io resto

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La libreria è piccola, di paese. Ha gli scaffali ricoperti di carta crespa colorata e una sola vetrina, dalla quale entra imperiosa la luce del giorno. Dentro, una scrittrice – Lei – presenta il suo libro, il raggiungimento di un sogno. A guardarla, Emil. Coppola in testa e posa strafottente… o forse no. Perché le parole di Lei gli cadono addosso, dentro. E non può evitare di consegnarle di nascosto le sue, di parole, anche se solo su un biglietto scritto a matita e infilato di nascosto nel libro che la scrittrice porta sempre con sé. Poi, aspetta di vederla uscire e allontanarsi prima di andare a casa e attenderne l’arrivo. Quando entra però non è solo, perché altri sono già arrivati prima di lui. Li conosce bene, ognuno ha un nome e un peso in questa serata calda che sa di teatro. Tati e le sue scarpe col tacco, seduta sulla poltrona di velluto verde che chiede del vino, Nané che pettina una bambolina, Donna Melina e il suo foulard di seta floreale che le nasconde gli anni e la storia. E il Signor Tim, che fuma.

Ma Lei dov’é? Sa che la stanno aspettando? Tra una sigaretta, una Rossana e dell’Amarone servito in un calice, cinque persone attendono la voce di colei che decreterà il loro futuro, chi tra loro potrà restare quella notte e quella dopo ancora.

La verità è che siamo composti da mille strati di noi stessi, stesi e attaccati l’uno all’altro, che mischiano odori, umori, sapori. Siamo il frutto di ciò che ascoltiamo, guardiamo e impariamo dal primo istante di vita, e tutto resta a farne parte, per dare il senso di ciò che mostriamo di essere al mondo.

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