Fabio M. Bodi (Milano, 1955) riceve una solida formazione pittorica a bottega da Alessandri, pittore surrealista ed esoterista, negli anni Settanta. Dopo il liceo entra alla scuola militare e viene inviato in prima nomina nel sud Tirolo come ufficiale degli Alpini. Una volta rientrato frequenta l’Accademia Albertina con Francesco Casorati e si licenzia con una tesi in sociologia dell’arte. Ammesso in seguito a Teologia, conclude discutendo “I miracoli nei sinottici”. Nel 2016, all’Università di Salamanca, è discussa una tesi di laurea in teologia sul suo lavoro di pittore.
Padre single, cresce sua figlia Costanza con una schiera di “figli, figliacci e figliastri” quali Beatrice, Isotta, Oliviero, Pietro, Filippo ed è indebitamente “nonno” di due nipoti che gli consolano l’esistenza, Pablo e Arturo.
Tutt’ora priore di una fraternita domenicana, si occupa di servizi editoriali, insegna e scrive.
All’inizio del 2020 scampa alla fine grazie alla sua fidanzata Patrizia. Sopravvive inopinatamente e conclude questo suo secondo romanzo nell’anno del Covid.